Marco Danieli da fine 2018 è consigliere nel CdA di ABACO Spa, oltre ad essere direttore delle divisioni aziendali Recupero crediti e SmartCities.
Direttore, a un anno di distanza dal suo arrivo in ABACO, quali considerazioni farebbe?
“Come esperienza professionale provenivo dal settore industriale e privato, non avevo quindi mai lavorato nel settore dei servizi ed in particolare rivolti alla Pubblica amministrazione. Ho accettato questo nuovo incarico come una sfida, da vincere, cercando di apportare in ABACO il mio approccio manageriale volto ad ottimizzare la gestione. I collaboratori, all’inizio, mi guardavano con un pò di diffidenza, non sempre riuscivano a capire con chiarezza dove volevo portare i loro ragionamenti, ma ho trovato persone molto preparate e attaccate all’azienda, con ancora grande voglia di migliorarsi e quindi il percorso che stiamo portando avanti, assieme, non potrà che migliorare quanto realizzato finora. Del resto, utilizzando una metafora, la situazione era molto simile a quello che succede in casa quando si fa il cambio di stagione degli armadi: c’è un momento in cui bisogna tirare fuori tutto, prima di selezionare e tornare a riporre, con ordine e logica precisa, gli indumenti all’interno degli stessi spazi. Come noto, ABACO Spa era cresciuta in modo esponenziale e rapido negli ultimi anni, non sempre era stato possibile dedicare un tempo adeguato all’organizzazione. Ora, è venuto quel momento, per consolidare e ottimizzare”.
Qual è la chiave che state utilizzando?
“Stiamo spingendo l’acceleratore sul coinvolgimento. Non solo dei collaboratori diretti, ma anche di tutti coloro che contribuiscono in vario modo all’attività aziendale, come i partner, i consulenti, i fornitori esterni. Dialogando e coinvolgendo, aspetto sempre in primo piano, ma oggi ancora più strutturato, stiamo facendo in modo che anche le piccole idee possano circolare e diffondersi in ABACO, in una logica di sistema. Dobbiamo evitare inutili ridondanze, risparmiando così su tempi e costi e aumentando in questo modo il livello di performance, per esempio nella riscossione coattiva. Con una buona governance poi dei tavoli di lavoro, insieme agli Enti affidatari e ai partner di progetto, riusciamo a realizzare ottimi piani della sosta, innovativi e redditizi, sia per noi che per l’Ente affidatario, formulando al contempo proposte all’avanguardia per l’utente finale. Ecco, questo tipo di approccio ha già iniziato a dare ottimi frutti”.
Cosa l’ha convinta a entrare in ABACO?
“Le potenzialità che ho intravisto in questa realtà, già di per sé molto performante. Efficientare i processi equivale infatti a dare nuova linfa all’azienda, poiché si risparmiano e si recuperano risorse importanti, da reinvestire nel miglioramento continuo dell’organizzazione e dell’offerta, ma anche per rafforzare la squadra. La nostra soddisfazione maggiore, oltre ai numeri fatturati, è sapere che all’esterno traspare questo sforzo di miglioramento continuo. Infine, è bello registrare nei collaboratori un livello crescente di motivazione”.
C’è un messaggio che vorrebbe recapitare ai Comuni, il principale cliente di ABACO Spa?
“Efficientare i servizi offerti, dall’erogazione all’effettivo pagamento di bollette e canoni, equivale a recuperare risorse ingenti, che possono essere reinvestite in nuovi e migliori servizi, e - in base al recente DL 34 del 2019 – possono anche essere destinate all’assunzione di nuovo personale amministrativo o tecnico-specializzato da parte dei Comuni. Insomma, l’efficienza crescente che noi di ABACO assicuriamo ai nostri clienti, è in grado di innescare un ciclo virtuoso ampio, che porta vantaggi a tutti i portatori di interesse coinvolti”.
(feflo)