Fin da allora ABACO S.p.A. ha investito nel creare al proprio interno un ufficio Pianificazione del Territorio, nel quale ha inserito figure altamente specializzate in ambito urbanistico, architettonico, di consolidata conoscenza dei sistemi di gestione cartografica degli oggetti (GIS) e con competenze approfondite in materia di Piani Generali degli Impianti (PGIP) e di Piani di Massima Occupabilità (PMO), correlati ad una efficiente ed efficace gestione del Canone sulle esposizioni pubblicitarie e sull'occupazione di suolo pubblico.
“In estrema sintesi, - spiegano dall’ufficio Pianificazione del Territorio di ABACO - potremmo definire questi nuovi strumenti come una sorta di mini-piani regolatori in cui viene stabilito per una strada o per una piazza quante e quali esposizioni pubblicitarie (PGIP) o occupazioni di suolo pubblico (PMO) possono essere concesse, dopo una previa e specifica analisi della normativa di settore vigente. Obiettivo comune per entrambi i piani è regolamentare e razionalizzare la distribuzione di impianti o occupazioni su tutto il territorio comunale, nel rispetto dei vincoli relativi agli strumenti urbanistici e paesaggistici, della sicurezza, del decoro e della funzionalità”.
Il servizio ha generato un grande interesse negli Enti pubblici, evidentemente perché intercetta un bisogno reale degli stessi e vi risponde in modo adeguato e funzionale. "In questo ultimo periodo – aggiungono da ABACO - sono stati numerosi gli Enti che hanno manifestato un forte interesse per la redazione o l'aggiornamento di questi piani di settore, poiché o ne sono totalmente sprovvisti oppure quelli di cui dispongono sono vetusti e non più allineati al nuovo Canone Unico Patrimoniale, oppure – ancora - non sono congrui rispetto alle mutate esigenze urbanistiche dei territori cittadini. In numerosi casi, l'interesse si è concretizzato per noi in un affidamento, come è successo, ad esempio, per i recenti incarichi ottenuti dai Comuni di Nuoro, Iseo (BS), San Bonifacio (VR), Roncade (TV) e Caorle (VE)”.
Per ABACO e per gli Enti locali che le si affidano, si tratta di affrontare un cambio di paradigma nel controllo delle occupazioni di suolo pubblico e di pubblicità, passando da quella che in precedenza era una gestione ordinaria ad una pianificazione proattiva, che mira a garantire l’equilibrio tra le esigenze di tutela dei contesti urbani, soprattutto quando sono di particolare pregio artistico e architettonico, da coordinare con i bisogni di tutela della libera iniziativa economica e dei diritti acquisiti dagli esercizi già operanti all’interno dei singoli comuni. “La lunga esperienza di cui disponiamo, unita agli strumenti che abbiamo ideato ad hoc, ci sta ripagando degli sforzi compiuti, rassicurandoci sul fatto che la strada imboccata è quella corretta”.